Odg per la seduta n. 175 della commissione Istruzione Pubblica, Beni Culturali
SENATO DELLA REPUBBLICA
-------------------- XVIII LEGISLATURA ------------------


7a Commissione permanente
(ISTRUZIONE PUBBLICA, BENI CULTURALI, RICERCA
SCIENTIFICA, SPETTACOLO E SPORT)


**175a seduta: martedì 21 luglio 2020, ore 14,15
176a seduta: mercoledì 22 luglio 2020, ore 8,30
177a seduta: giovedì 23 luglio 2020, ore 9

ORDINE DEL GIORNO

PROCEDURE INFORMATIVE

I. Interrogazioni
II. Audizione del Ministro per l'innovazione tecnologica e la digitalizzazione sulle iniziative del Governo, anche connesse all'emergenza epidemiologica Covid-19, in materia di innovazione tecnologica e digitalizzazione nei settori di competenza della Commissione

IN SEDE CONSULTIVA SU ATTI DEL GOVERNO

Esame, ai sensi dell'articolo 139-bis del Regolamento, dell'atto:
Schema di decreto ministeriale concernente il riparto dello stanziamento iscritto nel capitolo 1261 dello stato di previsione della spesa del Ministero dell'istruzione per l'anno 2020, relativo a contributi ad enti, istituti, associazioni, fondazioni ed altri organismi - Relatrice alla Commissione DE LUCIA
(Parere al Ministro dell'istruzione, ai sensi dell'articolo 1, comma 40, della legge 28 dicembre 1995, n. 549, e dell'articolo 32, comma 2, della legge 28 dicembre 2001, n. 448)
Esame. Parere favorevole (n. 185)
IN SEDE CONSULTIVA

I. Esame, ai sensi dell'articolo 125-bis del Regolamento, del documento:
Documento di economia e finanza 2020, Sezione III, relativa appendice e connessi allegati - Relatrice alla Commissione GRANATO
(Parere alla 5a Commissione)
Esame e rinvio (Doc.LVII, n. 3, Sezione III, Appendice e Allegati I, II, III, IV, V, VI e VII)

II. Esame del disegno di legge:
Conversione in legge del decreto-legge 16 luglio 2020, n. 76, recante misure urgenti per la semplificazione e l'innovazione digitale - Relatrice alla Commissione CORRADO
(Parere alle Commissioni 1a e 8a riunite)
(1883)
IN SEDE REFERENTE
Seguito dell'esame congiunto dei disegni di legge:
1. Delega al Governo in materia di insegnamento curricolare dell'educazione motoria nella scuola primaria (Approvato dalla Camera dei deputati in un testo risultante dall'unificazione dei disegni di legge d'iniziativa dei deputati Marin ed altri; Vanessa Cattoi ed altri; Virginia Villani ed altri; Rossi ed altri; Rampelli ed altri)
(Pareri della 1ª, della 5ª, della 11ª, della 12ª Commissione e della Commissione parlamentare per le questioni regionali)
(992)
2. ROMEO ed altri. - Disposizioni per la promozione della pratica sportiva nelle scuole e istituzione dei nuovi Giochi della gioventù
(Pareri della 1ª, della 5ª Commissione e della Commissione parlamentare questioni regionali)
(567)
3. Donatella CONZATTI ed altri. - Disposizioni in materia di pratica sportiva negli istituti scolastici
(Pareri della 1ª, della 5ª, della 12ª Commissione e della Commissione parlamentare questioni regionali)
(625)
4. CASTALDI ed altri. - Disposizioni per il potenziamento e la diffusione dell'educazione motoria nella scuola dell'infanzia e nella scuola primaria
(Pareri della 1ª, della 5ª, della 11ª, della 12ª Commissione e della Commissione parlamentare questioni regionali)
(646)
5. Angela Anna Bruna PIARULLI ed altri. - Disposizioni per la promozione dell'educazione motoria e sportiva nella scuola dell'infanzia e nella scuola primaria
(Pareri della 1ª, della 5ª, della 11ª, della 12ª Commissione e della Commissione parlamentare questioni regionali)
(1027)
- Relatore alla Commissione BARBARO Seguito esame congiunto e rinvio
INTERROGAZIONI ALL'ORDINE DEL GIORNO




GRANATO - Al Ministro per i beni e le attività culturali e per il turismo. -
Premesso che:

il regolamento di cui al decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 2 dicembre 2019, n. 169, entrato in vigore il 5 febbraio 2020, ha modificato la precedente disciplina inerente all'organizzazione del Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo, degli uffici di diretta collaborazione del Ministro e dell'organismo indipendente di valutazione della performance (OIV);

nel contesto della riorganizzazione delle sedi periferiche, è stato deciso di collocare a Crotone la sede della nuova Soprintendenza archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Catanzaro e Crotone;

considerato che:

in un comunicato stampa del 3 febbraio 2020 il presidente della camera di commercio di Crotone, Alfio Pugliese, ha espresso un "ringraziamento al Ministro Franceschini per aver mantenuto l'impegno preso in precedenza con l'allora Sottosegretario Dorina Bianchi" (sottosegretario durante la XVII Legislatura), in quanto "la nuova riorganizzazione della rete di tutela del patrimonio culturale della Calabria è anche il frutto di quanto seminato negli anni passati";

lungi dal perseguimento di logiche campanilistiche, si reputa opportuno un intervento di chiarimento del Governo per rendere noti i criteri utilizzati ai fini di tale scelta, con l'obiettivo di informare i cittadini e i diretti interessati in merito alla decisione presa, evitando strumentalizzazioni di sorta e polemiche pretestuose,

si chiede di sapere:

quali siano le ragioni di natura tecnica e logistica in base alle quali è stato deciso il collocamento a Crotone, piuttosto che nel capoluogo regionale, degli uffici della Soprintendenza archeologia, belle arti e paesaggio, afferente al territorio di ambedue le province interessate;

in quale sede saranno ubicati gli uffici della Soprintendenza;

quale sia stato l'impegno preso dal Ministro in indirizzo preso con l'ex sottosegretario Dorina Bianchi, come richiamato nella nota diffusa dal presidente della camera di commercio di Crotone, laddove tale informazione fosse fondata.

(3-01364)

TOSATO, TESTOR - Al Ministro per i beni e le attività culturali e per il turismo. -

Premesso che:

la legge di bilancio per il 2020 (legge n. 160 del 2019, art. 1, comma 371) aveva istituito nello stato di previsione del Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo, il fondo per la promozione, il sostegno e la valorizzazione delle bande musicali, con una dotazione di un milione di euro annui, per ciascuno degli anni 2020, 2021 e 2022. Successivamente, il decreto-legge n. 162 del 2019, art. 7, comma 10-ter, ha destinato le medesime risorse a copertura di una nuova autorizzazione di spesa, destinata al sostegno, oltre che delle bande, anche di festival e cori;

le bande musicali stimate in Italia, non esistendo un censimento ufficiale, dovrebbero essere circa 5.000 e svolgono una funzione di educazione alla musica, di spettacolo, di arricchimento culturale e di vitalità sociale nel territorio in cui operano, oltre a rappresentare un elemento di forte valorizzazione delle realtà territoriali. Non vi è evento importante, celebrazione, anniversario civile o religioso, nella vita di ogni città o paese in Italia, che non sia "ufficializzato" dalla banda musicale e, quando questa non è presente, l'evento non assume la stessa solennità e importanza e non genera lo stesso gradimento;

attualmente in Italia le bande musicali non sono valorizzate né sostenute con il dovuto impegno, e continuano a sopravvivere solo grazie all'autofinanziamento e alla generosità di coloro che ne apprezzano il valore nei vari aspetti evidenziati;

il decreto ministeriale n. 295 del 24 giugno 2020, denominato "Bando festival, cori e bande", definisce le modalità di presentazione delle domande di contributo, i soggetti ammessi alla presentazione stessa, i criteri di selezione dei progetti, ma, per un incomprensibile motivo, tra i soggetti che possono partecipare al bando non sono previste le singole bande musicali legalmente costituite e i singoli cori, che sarebbero state invece le uniche a dover beneficiare del fondo;

inoltre, un altro aspetto con conseguenze fortemente negative per il settore sta nel fatto che dal bando sono escluse le associazioni e federazioni bandistiche provinciali, che rappresentano migliaia di realtà musicali territoriali; affidare l'esclusiva gestione dei progetti alle sole "associazioni nazionali rappresentative di tutte le associazioni regionali operanti nel settore corale e/o bandistico, le associazioni regionali rappresentative degli organismi corali e bandistici, le istituzioni culturali di rilevanza nazionale ed internazionale operanti nel campo specifico della teoria e della pratica della coralità e della musica popolare amatoriale" significa estromettere dai contributi una larga fetta della realtà bandistica del nostro Paese;

i termini previsti di presentazione della domanda, fissati al 31 luglio 2020, risultano veramente troppo ristretti, visto il perdurare dell'emergenza COVID-19 e la difficoltà a programmare e gestire progetti o eventi che molto probabilmente non potranno svolgersi per tutto il 2020. In questo momento di emergenza è difficile immaginare percorsi e produzioni musicali in presenza, ma anche a distanza, in quanto le realtà bandistiche non sono sufficientemente attrezzate per queste nuove modalità di esecuzione, ma anche considerata la carenza di risorse economiche, essendo le loro attività cessate dal mese di febbraio 2020. Sarebbe perciò auspicabile prevedere uno slittamento della scadenza annuale di presentazione dei progetti al 2021,

si chiede di sapere:

se il Ministro in indirizzo intenda prevedere una modifica del decreto ministeriale n. 295/2020, in modo tale da ricomprendere anche le singole bande e le federazioni provinciali tra i soggetti beneficiari dei contributi, e di considerare l'ipotesi di uno slittamento al 2021 della scadenza annuale di presentazione dei progetti;

se intenda prevedere, per l'anno in corso, un finanziamento concreto, possibilmente a fondo perduto, da versare direttamente alle singole bande musicali, sull'esempio di quanto il Governo sta facendo per aiutare altre realtà economiche e sociali del Paese.


(3-01787)